/VAN GOGH ALIVE: COME RITROVARSI DENTRO UN QUADRO

VAN GOGH ALIVE: COME RITROVARSI DENTRO UN QUADRO

Premettendo e precisando che non sono nè un’esperta, nè una critica nè una studiosa d’arte, voglio raccontarvi del bellissimo e coloratissimo ricordo che ho di della mostra Van Gogh Alive.

In fondo sono esperienze che ti aiutano a capire meglio l’arte quando non si hanno gli strumenti basilari per comprenderla, almeno questa è la mia personalissima opinione!

Sapevo da quasi un anno della sua esistenza e con tristezza pensavo che sarebbe stato assai improbabile riuscire a parteciparvi, perchè le città che l’ospitavano erano un pò fuori portata: Abu Dhabi, Atene, Berlino, Bologna, Budapest, Shanghai, Milano…non proprio dietro l’angolo…

Immaginate la mia sorpresa quando ho letto che fino al 15 settembre 2018 sarebbe stata proposta a Cosenza al Museo Multimediale sito in piazza Bilotti.

Mi ci sono fiondata naturalmente!

Amo alcuni famosi quadri di questo artista, in particolare

LA NOTTE STELLATA – THE STARRY NIGHT.

“Sento una chiarezza spaventosa in quei momenti in cui la natura è bellissima. Non sono più sicuro di me stesso, e i dipinti mi appaiono come sogni.”
(V. van Gongh)

Forse il mio quadro preferito in assoluto.

La raffigurazione imponente della natura sul piccolo paesello forse provenzale comunica, secondo i grandi critici il tormento, la solitudine e lo smarrimento del pittore nel suo ultimo anno di vita prima del suicidio, mentre era internato in una casa di cura.
Personalmente questo cielo stellato, il blu e il giallo, il vortice centrale che mi suggerisce quasi la visualizzazione della brezza notturna, mi trasmettono gioia, quiete ed estate.

Ho un puzzle di 2000 pezzi di questo quadro nella mia camera da letto e a riprova che dico la verità vi mostro pure una foto.

Arriviamo al museo e paghiamo il biglietto (13 euro, il bimbo non paga), si entra ogni ora e dura 50 minuti. Essendo in anticipo di una mezzora captiamo le prime informazioni nella galleria introduttiva che si trova prima dell’ingresso effettivo alla mostra, dove viene spiegata l’incipit della stessa e vengono mostrate alcune stampe dei quadri più famosi e notizie basilari sulla loro storia.

Il bambino dormiva e inizialmente speravamo continuasse così per tutta la durata della mostra ma appena entriamo la speranza crolla e lo vediamo che si guarda intorno tutto curioso.

E poi invece inaspettatamente è stato uno degli spettatori più attenti per tutta la durata della mostra, complici la luminosità e i colori dei maxi schermi…

Quando si dice che con i bambini non si possa viaggiare bisognerebbe vederli assieme, mio marito e mio figlio di nemmeno un anno, commentare I Girasoli o La notte stellata con il sottofondo di musica classica e le luci soffuse per ricredersi alla grande.

 

 

In quei 50 minuti tutto è studiato per farti sentire dentro quei quadri, molto intimamente ai pensieri dell’artista, con la musica poi che richiama gli stati d’animo che si avvicendano nelle varie fasi della vita di Van Gogh.

Le proiezioni non sono solo sui maxi schermi ma anche a terra e nel soffitto.

Non bisogna stare per forza seduti o fermi, si può passeggiare per la grande sala e si possono fare foto e video.

Sentirsi parte di un quadro! Questa era la sensazione predominante.

La mostra interattiva di Van Gogh Alive è stata come mi aspettavo: emozionante e indimenticabile!
Un modo moderno, innovativo e coloratissimo di godere delle opere e delle parole di un genio! 

Il museo proporrà dopo il 15 settembre le mostre sempre multimediali di Leonardo e poi anche di Klimt,o almeno così mi è stato spiegato.

Spero possa avervi convinto a cogliere l’occasione di visitare la mostra e spero vivamente che anche una città siciliana possa ospitarla prima o poi.

Alla prossima.

Eos