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CALABRIA TERRA MIA MUCCINO CASCATE ARCOMAGNO

CALABRIA TERRA MIA: IL CORTO DI MUCCINO CHE FA DISCUTERE

Il corto del famoso regista Gabriele Muccino fa discutere, la maggior parte lo critica per aver mostrato una Calabria arretrata e piena di stereotipi. In questo articolo ti parlo della mia personale analisi del cortometraggio e la mia opinione, ti anticipo, in controtendenza.


Non appena il cortometraggio del regista Gabriele Muccino, Calabria Terra Mia, è stato diffuso su Youtube, sul web si è scatenato l’inferno di critiche, quasi tutte negative contro Muccino stesso e il grande spreco di soldi, infatti sono stati spesi 1,6 milioni di euro.
Per dare il giusto peso alla mia riflessione premetto che non sono un’esperta di turismo, né di marketing né di comunicazione, nè tantomeno di cinema. Faccio un lavoro totalmente diverso.
Se leggi il mio blog sai che ho la passione del viaggio e della scoperta di nuove realtà, ho la fortuna di vivere tra Sicilia e Calabria e ho un blog dove parlo prevalentemente di queste regioni.
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CALABRIA TERRA MIA MUCCINO PIETRA CAPPA
PIETRA CAPPA

DI COSA PARLA IL CORTO CALABRIA TERRA MIA DI MUCCINO

Il cortometraggio narra la storia d’amore tra Raoul Bova, realmente di padre calabrese, e Rocio, attrice spagnola, realmente compagna di Raoul. Lui porta lei nella sua terra d’origine, la Calabria, in un tempo non ben definito, le mostra (solo) alcuni dei luoghi splendidi che questa regione offre e alla fine sembra maturare in lui il desiderio di tornare a vivere in Calabria con lei.

 

CALABRIA TERRA MIA MUCCINO RABARAMA REGGIO CALABRIA
LE OPERE DI RABARAMA SUL LUNGOMARE DI REGGIO CALABRIA

 

CRITICHE PIU’ DIFFUSE DEL CORTO CALABRIA TERRA MIA DI MUCCINO

Il 90% dei miei contatti calabresi all’uscita del corto si sono mostrati super indignati, le critiche più comuni:
  • sembra girato nell’800 per come gli attori sono vestiti
  • non ci sono cose moderne, nè strade asfaltate
  • c’è solo arretratezza e dialoghi stupidi
  • non si è visto nulla della Calabria, solo clementine e arance
  • ma cosa penseranno di noi? che viaggiamo ancora con i muli?
  • un sacco d soldi buttati

A questo punto aggiungerei anche le mie critiche personali:

  • alcune scene sono ripetute tipo quella dell’aranceto
  • alcuni momenti sono un pò troppo smielati
  • scorci non bellissimi del paese che visitano passeggiando, non si capisce bene se si tratta di Tropea
  • avrebbe potuto aggiungere più elementi caratterizzanti la Calabria
  • comparse che parlano in dialetto siciliano!!!
CALABRIA TERRA MIA MUCCINO MUSABA
IL MUSABA
CALABRIA TERRA MIA MUCCINO GIGANTI DELLA SILA
I GIGANTI DELLA SILA

 

LE MIE RIFLESSIONI SUL CORTO CALABRIA TERRA MIA DI MUCCINO

Mi dispiace dirlo ma il corto non è stato creato secondo me per i calabresi, è il punto di vista di un non calabrese (Muccino) che ha prodotto in accordo con la Regione Calabria un progetto di marketing turistico.

Faccio un esempio: 20 anni fa andava in onda la fiction de Il Commissario Montalbano e ricordo di essere rimasta super indignata per i vestiti neri che le donne indossavano, con il fazzoletto in testa e nelle case degli arredamenti del ’15-’18. Pian piano ho capito la strategia.

Tutt’oggi la Sicilia Sud Orientale è visitata in primis perchè nell’immaginario comune rappresenta i luoghi del Commissario Montalbano. In un secondo momento dopo che il turista viene, si accorge e scopre la bellezza del Barocco Siciliano, le splendide spiagge e l’azzurro del mare, la bontà della gastronomia e… che non viaggiamo più col carretto siciliano se per caso non avesse totale cognizione della Sicilia del 2020!

…ma intanto il turista è venuto, questo è il primo obbiettivo per il mercato del turismo!

E’ giusto o sbagliato? Secondo me è una strategia di vendita! Tutto qua!

 

CALABRIA TERRA MIA MUCCINO CASCATE ARCOMAGNO
LE CASCATE DEL MAESANO

 

Voglio fare altri esempi: tutti noi, io per prima, quando visitiamo un luogo vogliamo immergerci nella cultura, nelle tradizioni e nell’essenza del territorio, non è importante che certi elementi facciano parte del passato! Attraggono! E siamo disposti a spendere soldi pur di vivere certe esperienze!

Quando andai in Scozia mi soffermavo se qualcuno indossava il kilt o suonava la cornamusa. Se mai visiterò il Giappone vorrei visitare Gion, il quartiere delle Geishe in kimono, se vado in Lapponia vorrei fare una corsa con i cani da slitta. So benissimo che gli scozzesi si vestono con i jeans, le donne giapponesi con la minigonna e in Lapponia il mezzo di trasporto più diffuso non è sicuramente la slitta! Ma a me non interessa nè affascina, voglio quello che per gli autoctoni rappresenta uno stereotipo, e in fondo che male c’è?

Ciò che per tanti calabresi sono luoghi comuni e stereotipi, possono essere anche elementi caratteristici del territorio che attirano e affascinano il turista, che sia straniero o italiano proveniente da Roma in su.

 

 

CALABRIA TERRA MIA MUCCINO ARCOMAGNO
LA SPIAGGIA DELL’ARCOMAGNO
Sicuramente avrei voluto vedere questo corto più ricco ma Muccino non avrebbe comunque potuto mettere dentro tutto quello che la Calabria offre in 8 minuti e contemporaneamente raccontare una storia e delle emozioni. Ne sarebbe venuto fuori un carosello di immagini quasi statiche tipo documentario stile Piero Angela o classico spot da Ente del Turismo.
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Tanti avrebbero voluto vedere la modernità, che noi non ci vestiamo più in quel modo e che le strade sono asfaltate. Ma il turista non cerca la modernità, vuole qualcosa che lui non ha aprendo la sua finestra di casa. Raoul apre la finestra e vede il signore che tira l’asinello!
In conclusione vi dico che nel bene o nel male che si parli della Calabria in ambito turistico e che si crei dibattito non è poi così male. Alla Calabria fa solo bene. Ciò magari fa venire la curiosità di andare a vedere di persona cosa realmente c’è e cosa realmente è la Calabria.
Tu cosa ne pensi? Cosa avresti aggiunto al Corto di Muccino per renderlo più accattivante?

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Ciao viaggiatori, alla prossima!

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